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Immagine del redattoreBeatrice Terenzi

Una Foresta con tutti i Nostri Nomi



I buoni propositi. Quando nasce un nuovo anno tutti ci prefiggiamo degli obiettivi. Chi si concentra sul lavoro, chi sull’amore, chi sulla famiglia, chi sull’amicizia, chi sulla ricerca, chi sulla solidarietà, chi sullo sport.


I traguardi da raggiungere sono tanti, per ognuno diversi. All’apparenza può sembrare che il singolo individuo giochi una sua partita a parte perdendosi nello scacchiere della società, a volte neppure entrandoci. Ma vivendo in un suo atollo. In una bolla.


In realtà c’è un punto di partenza uguale per tutti, uomini, donne, bambini, anziani. Certo, ognuno forgiato e modellato a seconda della sua identità. Ma ad accomunare il genere umano come fonte di vita e quindi di spinta costruttiva in propositi, stimoli e guizzi è l’albero.


L’albero c’è sempre in tutte le religioni, in tutte le forme di pensiero, in mitologia, in filosofia. Non c’è simbologia più potente dell’albero e di tutto quello che rappresenta. Solidità, radici, relazioni che si intersecano come rami. L’albero è anche un luogo dell’anima, una geometria area tra cielo e terra. I frutti sono la ricchezza, le foglie il ciclo delle stagioni. Crescita, forza, connessione.


Siamo tutti alberi con le chiome accarezzate dal vento. L’albero è vita anche quando brucia nei camini o solca le onde del mare. Da questo concetto sarebbe bello stilare una lista di progetti per questo 2024 appena iniziato.


Ispirandoci all’albero, alla sua figura bella, potente e stabile. Da qui scaturisce l’idea dell’equilibrio, del rispetto, dell’ascolto. Quando si abbraccia il tronco di un olmo si percepisce il silenzio rumoroso del pianeta.


Che il nuovo anno sia per tutti noi una primavera di buoni propositi profumati di fiori. Ma come gli alberi non fermiamoci ai germogli, poi è necessario evolversi, sviluppare ciò che è stato coccolato in embrione.


Il 2024 nasce già complicato e appesantito. Catturiamo la ricchezza e l’abbondanza che trasmette l’albero per costruire case intellettuali, allestire spiriti critici, stati mentali liberi. Una foresta che porta i nostri nomi.

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