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Immagine del redattorePaolo Pagnini

Tutta la Verità su Babbo Natale



Mettete a letto i bambini. Almeno quelli che (giustamente, sia chiaro) credono a Babbo Natale a cui hanno scritto la letterina. O almeno, tenete lontana da loro questa copia del “Il Riflesso della Notizia” perché qui, oggi, si svela tutta la verità su Babbo Natale.


Allora, insomma, siamo nel 2023 ed è ormai tempo che qualcuno lo dica chiaramente: BABBO NATALE ESISTE!


Abbiamo le prove, scientificamente dimostrate nientepopodimenoché dal NORAD (North American Aerospace Defense Command - Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America), un serissimo Ente che opera per Canada e Stati Uniti, fornendo un quadro di insieme sulla situazione (natura, posizione, direzione e velocità) di ogni oggetto volante nell’ambito aerospaziale del Nord America, e che nei giorni che precedono l’arrivo del corpulento barbuto, monitora anche la posizione della slitta volante carica di doni.


Non ci credete? E allora leggete qua!


La nostra “storia di Natale”, nasce in America e diventa poi mondiale, grazie ad un invincibile mix di casualità, improvvisazione, genialità, decisioni strategiche e tecnologia di altissimo livello, il tutto abbondantemente innaffiato di buoni sentimenti.


Siamo nel 1954, ed esattamente alla vigilia di Natale. Il punto vendita di una importante catena commerciale pubblica, sul giornale locale di Colorado Springs, un annuncio nel quale invita i bambini a telefonare direttamente a Babbo Natale.


Ma il numero pubblicato è sbagliato e invece del negozio Sears, dall’altra parte del filo risponde il CONAD. Che, in questo caso, non è la nota catena commerciale italiana, ma il Continental Air Defense, ovvero il Comando di Difesa Aerospaziale Continentale.


Come succede con le storie più straordinarie, anche quella iniziata quella notte la si deve ad un personaggio fuori dal comune: si chiamava Harry Wesley Shoup ed era il colonnello in servizio, che, senza indugio, diede la disposizione alla squadra in servizio di rispondere fornendo ai bambini che avessero chiamato la posizione esatta di Babbo Natale. 


Non si sa se se ne rese subito conto, ma in quel momento e in quel modo diede avvio ad una tradizione che continuò gli anni successivi, anche quando nel 1958 il CONAD cambiò denominazione, assumendo quella attuale di NORAD. 


Anzi, l’impegno è preso talmente sul serio, da richiedere l’attivazione di un vero e proprio programma dedicato: il NORAD Tracks Santa, che appunto traccia, con l’aiuto delle più avanzate tecnologie, il percorso di Babbo Natale (in inglese “Santa Claus”).


E, visto che dagli anni 50 ad oggi la tecnologia si è costantemente evoluta, il programma NORAD Tracks Santa, è passato dal telefono al web, attraverso radio, dischi, televisione (con appositi collegamenti durante le rubriche meteo), per arrivare alla realizzazione di un vero e proprio sito dedicato, inizialmente collegato a Google Earth, ed oggi del tutto autonomo e dotato anche di specifica app. 


Il sito, anche in italiano (www.noradsanta.org), per gran parte dell’anno riporta solo un cartello che in vita a tornare a visitarlo nelle vicinanze del Natale, ma poi per un mese si anima con veri e propri filmati, files, foto e notizie, immagini e voci di commentatori, tra cui spesso si inseriscono, a sorpresa, quelle di personaggi come l’ex Beatle Ringo Starr o l’ex First Lady Michelle Obama, per poi riservare la notte più magica dell’anno al monitoraggio in tempo reale degli spostamenti di Babbo Natale in Slitta e Renne.


Un altro “regalo” indiretto, Babbo Natale lo fa ai contribuenti americani, dato che il programma non pesa sul bilancio del NORAD, grazie a diversi sponsor che rivaleggiano per avere l’opportunità di fare questo dono a tutti i bambini moderni, che ormai evitano accuratamente di chiedersi se Babbo Natale esista, visto che possono dire di averne la prova provata, grazie alla possibilità di seguirlo passo passo nei suoi spostamenti.


Buon Natale e Buon Anno

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