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Immagine del redattoreAndrea Mancini

Progetto Gerico: accompagnare la Fragilità Psicologica



“Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti”. Inizia così una delle parabole più conosciute del Vangelo, in cui una persona percossa dai briganti verrà poi soccorsa da un Samaritano che curerà le sue ferite e si prenderà cura della sua guarigione. Ma dove stava andando veramente quest’uomo?


La risposta più semplice è suggerita all’inizio del racconto: Gerico. Ciò che non viene raccontato di Gerico è che si tratta della città a più bassa altitudine del pianeta. Situata circa a 250 metri sotto il livello del mare, nella depressione del Mar Morto. E se Gerico fosse il punto più basso della vita di ogni uomo? Se quella strada verso la depressione fosse una strada che accomuna il genere umano e che in modalità e tempi diversi tocchi l’intera umanità?


Almeno una volta nella vita a ciascuno di noi sarà capitato di scendere verso Gerico. Di provare quella feroce quanto autentica sensazione di vuoto e solitudine, di sentirsi abbandonati o incompresi anche dalle nostre relazioni più profonde. Ma almeno una volta nella vita a ciascuno di noi sarà capitato di incontrare una speranza di salvezza, una luce in fondo a un tunnel, un umile Samaritano che con semplici gesti ci ha indotto a credere ancora in una speranza di Salvezza.


Da un mese a questa parte in Caritas Pesaro è nato il progetto Gerico, un’iniziativa che ha come principale obbiettivo quello di abbracciare la fragilità psichica delle persone. Ovvero di farsi prossimi a coloro che per tanti motivi sono sulla strada verso Gerico e hanno semplicemente bisogno di imbattersi in un nuovo incontro.


In sostanza il progetto prevede la possibilità, per chi ne farà domanda, di avere un colloquio con del personale specializzato nelle discipline socio sanitarie, in particolare: medici specialisti in psichiatria, psicoterapeuti, psicologi e assistenti sociali.


Il Servizio prevede che venga effettuata una presa in carico psichiatrica a lungo termine per coloro che per motivi di residenza o di irregolarità di permesso di soggiorno non possono accedere ai normali percorsi di cura dei servizi specialistici. Mentre è prevista un’attività di orientamento, accompagnamento ed eventuale elaborazione di una diagnosi per tutti coloro che ne faranno richiesta.


Il Servizio è dunque aperto a tutti ed è gratuito. Unica preclusione per coloro che sono già in carico presso il Dipartimento di Salute Mentale, il Dipartimento di Dipendenze Patologiche, l’Unità Multidisciplinare Età Adulta, il Consultorio Familiare o sottoposti a provvedimento da parte del Tribunale per i Minorenni.


Con questa iniziativa Caritas vuole quindi ascoltare e accompagnare le persone e le famiglie che si trovano disorientate e spaventate di fronte all’insorgenza di una sofferenza psichica, garantire una cura per coloro che non ne hanno diritto e promuovere una cultura di sensibilità e accoglienza delle fragilità psicologiche. Obbiettivi che si sposano precisamente con la mission e lo stile promosso da Caritas.

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