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Immagine del redattoreSuor Cinzia

Pentecoste, ovvero lo Spirito Santo Amore…



La dottrina della Chiesa ci insegna che Dio è Trinità, unico Dio in tre Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo. Una strana matematica dove 1 fa 3 e 3 fa 1. Viene quasi da pensare che tutto questo ragionamento su Dio Uno e Trino sia superfluo nel nostro rapporto con Dio e non faccia altro che complicare le cose.


Cosa cambia sapere che Dio è Trinità? Dio è uno solo e questo basta e tutto è più semplice. Un intero esame di Trinitaria quando studiavo teologia, più leggevo più la cosa sembrava complicarsi e mediamente nella Chiesa, fra i cristiani, il tutto rimane un dogma incomprensibile. È 1 ma sono 3, sono 3 ma è 1.


Arrivati con le lezioni a Sant’Agostino, non per nulla dottore della Chiesa, non solo tutto è divenuto chiaro, ma ne ho potuto toccare la profonda bellezza. Agostino ha gridato con cuore innamorato: “In verità vedi la Trinità se vedi l’amore… Ecco sono tre: l’Amante, l’Amato e l’Amore”.


Dio è Amore che si esprime in tre modalità: un Padre che ama, un Figlio che è amato e lo Spirito Santo amore che unisce i due. Dio è una comunione infinita e perfetta di amore, amore ricevuto e donato. Questo è Dio ed è così che il Vangelo ci parla di Dio. Dio prima di essere Creatore, Potente, Onnisciente… è Amore.


Cambia quindi sapere che Dio è Trinità, non solo perché sappiamo una cosa in più, non per cultura generale, ma cambia la mia vita nella sua esistenza: l’amore è tanto potente da poter rendere due persone distinte una cosa sola.


Questo non riguarda solo Dio, in Dio è pienamente autentica questa comunione, ma ciò appartiene all’esperienza comune, e non solo per i cristiani, ma pure per gli atei più ferventi: quando due persone si amano sembrano essere una cosa sola e quell’amore che c’è tra loro sembra concreto, toccabile. Lo Spirito Santo, l’amore che unisce il Padre e il Figlio, è spirito ma è concretezza.


Ed ecco allora perché la Chiesa attende 50 giorni (questo significa Pentecoste), 50 giorni che sono il tempo della risurrezione che viene come dilatato per arrivare al punto più alto per noi, come lo è stato per gli apostoli: ci viene donato lo Spirito Santo, la possibilità di comprendere l’amore, che è tale solo se crea comunione tra le persone, siano genitori e figli, siano amici, siano coppie.


Lo Spirito Santo è quel dono che esce da Dio per rendere comprensibile Dio, non come dato mentale, ma come esperienza di amore che è possibile a tutti. Quindi non solo capiamo l’amore, ma nello Spirito Santo possiamo viverlo pienamente. Egli ci aiuta a vincere l’analfabetismo affettivo che oggi sembra tanto diffuso, se lo lasciamo agire dentro di noi.

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