Le conseguenze della PACE DI VESTFALIA, oltre a mettere fine alla Guerra dei trent’anni, furono le seguenti:
un nuovo equilibrio geopolitico dell’Europa, che spostò il centro di gravità dal centro-sud (Spagna-Sacro Romano Impero-Austria) verso nord-ovest (Francia-Olanda-Gran Bretagna-Svezia);
la nascita dello Stato sovrano che ha diritto di governare il proprio territorio senza interferenze esterne, la cosiddetta “Ragion di Stato”, che segna la rottura con il sistema medievale basato sull’egemonia dell’autorità ecclesiastica e sulla frammentazione politica, e la nascita dell’Europa come continente forma to da Stati sovrani;
il riconoscimento degli stessi diritti giuridici a cattolici, luterani e calvinisti mettendo la parola fine all’idea della cristianità medievale (libertà religiosa).
Con Vestfalia venne rotto per sempre il principio dell’unità confessionale all’interno di uno stesso Stato, che per tredici secoli si era voluto mantenere, anche con la forza delle armi e con la repressione.
A tutela del principio della libertà religiosa, cattolici e protestanti furono parificati di fronte alla legge, e questo mise fine al concetto di un’Europa cristiana, intesa come monarchia universale gravitante attorno al binomio Roma-casa d’Asburgo. Papa Innocenzo X avversò fortemente gli accordi e li dichiarò nulli.
La pace di Vestfalia, infatti, causò un colpo durissimo al prestigio temporale della Chiesa, che in Germania perse migliaia di chiese e conventi, e dimostrò che lo Stato pontificio, al di fuori dei suoi confini, non contava più nulla.
La guerra dei Trent’anni fu l’ultima guerra di religione in Europa. I sovrani avevano capito che bisognava separare gli affari di Stato dalle questioni religiose. Era nato lo Stato non confessionale che avviò la formazione di tutti gli Stati moderni.
Le guerre non cessarono, ma furono motivate dalla politica o dall’economia, invece che dalla religione. La Francia divenne una grande potenza e per diversi secoli sarà al centro della politica europea, con l’Inghilterra che si posizionò come sua grande rivale. L’opposizione fra i due paesi è stata esemplare: la potenza continentale e la potenza marittima, lo Stato centralizzato e lo Stato mercantile.
La pace di Vestfalia: una svolta nella storia dell’Europa
Nella ricorrenza del 350° anniversario della pace di Vestfalia (ottobre 1998), patrocinato dal Consiglio d’Europa, davanti ad una platea che comprendeva quattro re, quattro regine, due principi, un granduca e ad alcuni capi di Stato, Roman Herzog, ex Presidente della Repubblica Federale tedesca, fece questa dichiarazione:
“È un caso raro che tanti capi di Stato europei siano riuniti insieme come lo siamo noi qui oggi. I trattati di pace segnano quasi sempre una svolta nella Storia, ma la pace di Vestfalia fu qualcosa di speciale. La firma di questo accordo, che nel 1648 stabilì la fine della guerra dei Trent’anni, segnò la nascita dell’Europa moderna come continente di stati sovrani”.