In tutta l’Europa, tranne in Italia sottomessa al prete, l’odio tra protestanti e cattolici cresceva a dismisura e nel 1618 una scintilla fece divampare uno dei conflitti più sanguinosi della storia: la guerra dei Trent’anni. Ne furono coinvolti quasi tutti gli Stati: Spagna, Francia, Germania, Svezia, Danimarca, Olanda, Svizzera.
La scintilla che incendiò l’Europa fu la seguente. Il 23 maggio 1618, in Boemia (l’attuale Repubblica Ceca), dopo che due chiese luterane furono chiuse con la forza dall’arcivescovo di Praga, un gruppo di protestanti prese d’assalto il castello di Praga, catturò tre dignitari cattolici e li gettò dalla finestra (la famosa “Defenestrazione di Praga”).
I protestanti furono giustiziati nella piazza del mercato di Praga ed in tutta la Boemia i beni dei protestanti furono confiscati e distribuiti ai cattolici. Questa confisca venne definita “una delle più grandi espropriazioni mai verificatesi nell’Europa centrale”. Scoppiò una guerra violentissima. I soldati devastavano, saccheggiavano e trattavano militari e civili come animali.
La Germania, sul cui suolo combatterono sei eserciti (tedesco, danese, svedese, boemo, spagnolo, francese), passò da 21 a 13 milioni di abitanti. La sola Baviera perse 80.000 famiglie e 900 villaggi.
Dopo 25 anni di guerra tutta l’Europa era devastata da saccheggi, omicidi, stupri ed epidemie. Ferdinando III, imperatore del Sacro Romano Impero, Luigi XIII, re di Francia, e Cristina, regina di Svezia, stabilirono di tenere una conferenza per concordare la pace.
I negoziati, alla presenza di 150 delegati, durarono 5 anni e finalmente, nell’ottobre del 1648, dopo ben 30 anni di guerra, venne firmata la PACE DI VESTFALIA che pose fine alla Guerra dei Trent’anni e grazie alla quale nacque l’Europa moderna attorno agli Stati-Nazione.
Questa Pace è di fondamentale importanza perché segna la nascita dello Stato non confessionale moderno. E con lo sviluppo dello Stato Moderno emerso nel 1648, nasce un’Europa geopolitica completamente diversa da quella del 1618. Un’Europa che, nelle grandi linee, ricorda quella di oggi, anche se Germania e Italia devono attendere il XIX secolo prima di imporsi sulla scena europea. Il sistema geopolitico nato dalla pace di Vestfalia ingloba quasi tutta l’Europa, compresa la Russia.
La Guerra dei Trent’anni, dunque, ha generato un netto cambiamento della geopolitica europea, con il regresso dei grandi imperi e la comparsa degli Stati Moderni, di cui la Francia costituisce, con la Svezia, una delle emanazioni. Le regole di buona condotta tra gli Stati, stabilite con la Pace di Vestfalia, ivi comprese quelle che emanano dal diritto internazionale - il cui padre fondatore Hugo Grotius è uno degli ispiratori della pace -, definiranno le relazioni internazionali fino al termine della Prima Guerra Mondiale, quando gli Stati Uniti tenteranno di instaurare nuovi parametri con la creazione del primo organismo di sicurezza collettiva globale, la Società delle Nazioni