top of page
Immagine del redattoreSuor Cinzia

“Io sono la Risurrezione e la Vita”… e io?

GESÙ DICE: “IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA” (GV 11,25). MA PER ME, PER TE, CAMBIA QUALCOSA?


Se abbiamo negli occhi queste immagini di Gesù risorto: o addirittura un’immagine di questo tipo: forse per noi non cambia nulla se Lui è risorto. Lui è figlio di Dio, Lui è forte, Lui fa i miracoli, Lui è il superman, noi no. L’arte circa dal XII secolo ci mostra un Gesù così: trionfatore, vittorioso sulla morte, potente.


Lui, appunto, invece noi forse abbiamo paura pensando alla morte, sicuramente pensando alla sofferenza. Ma l’arte dei primi mille anni dopo Gesù ci raccontava un’altra verità: che Gesù non se ne va bello trionfante chissà dove, ma che, vincitore sulla morte, scende agli inferi per strappare dalla morte coloro che sono morti. Li afferra con forza e li strappa via dalla morte e li porta con sé.


Egli discende agli inferi, nel luogo cioè più lontano dalla vita, per dare l’annuncio della salvezza per mezzo della croce. Non si tratta però di un corteo trionfale, ma del suo farsi solidale con gli uomini.


La sua morte non è stata un errore, ma l’essere fino in fondo con l’uomo e il suo dolore e la sua solitudine. E con la sua risurrezione ci porta nella vita di Dio. La morte è vinta per sempre non solo per Gesù, figlio di Dio, ma anche per me e per te. Ha strappato per sempre l’uomo dalla morte portandolo alla dimensione della vita piena che è quella di Dio. Gesù è la risurrezione e la vita, ma della vita per sempre, non della aggiunta di qualche momento o di qualche anno in più.


“Si fece povero, perché diventassimo ricchi della sua povertà. Prese la condizione di schiavo, perché noi fossimo liberati. Scese, perché‚ noi salissimo. Fu tentato, perché‚ noi vincessimo. Fu vilipeso, per coprirci di gloria. Morì per dar salute a noi. Salì al cielo, per trarre con sé quelli che giacevano nella caduta del peccato”. (Gregorio di Nazianzo)


La vita ci attende, una vita in pienezza. Cristo è risorto e la sua vittoria è la nostra vittoria.


bottom of page