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Immagine del redattoreAndrea Mancini

Giovani Wannabe



Più di 1000 beneficiari finali degli interventi di aiuto della Caritas Parrocchiali di Pesaro sono minorenni. A livello nazionale 6 persone su 10 che si rivolgono alla Caritas, provengono da una situazione di povertà ereditaria, ovvero da generazioni precedenti in cui l’indisponibilità finanziaria era all’ordine del giorno.


Tuttavia la prima riflessione non è come si può fare ad aiutare queste famiglie ad arrivare alla fine del mese, ma soprattutto come si può aiutare le persone ad avere le giuste motivazioni per uscire da un contesto di crisi; che strade percorrere per aiutarle a renderle proattive ma soprattutto fiduciose di poter riuscire a camminare verso la strada del riscatto sociale.


I dati ci confermano che oltre ad essere in un periodo di crisi economica importante, abbiamo un’urgenza ancora più grande da fronteggiare: la povertà di prospettive. Non possiamo parlare più neanche di resilienza, poiché le competenze utili all’interno di un contesto depressivo e privo di speranza sono altre; ciò che va condiviso e accolto è il sentimento di impotenza, è la sensazione di essere soli e inascoltati per quanto, nell’epoca dei social, questa frase sembri assolutamente paradossale.


Qualche famiglia beneficiaria degli interventi di Caritas Pesaro usufruisce anche di un percorso di accompagnamento psicoterapico e sono gli stessi professionisti a raccontarci che le difficoltà presenti superano di molto le importanti necessità economiche soprattutto nei giovani che abitano quei contesti famigliari.


Sembra emergere la fatica di individuarsi e realizzare sè stessi nel presente e nel futuro. I genitori, prima della realizzazione del progetto di vita del figlio, hanno affrontato disagi e complessità legate ad una loro fragilità prima di tutto economica, ma soprattutto relazionale che si è “incarnata” nel nascituro, caricando la vita di peso e responsabilità grandi per spalle ancora piccole.


Ora nell’età in cui dovrebbero “pro-gettarsi nel mondo” sembrano non avere risorse e ricchezza in sé a cui attingere, come se queste fossero “risucchiate” nella famiglia di appartenenza, lasciando i giovani impotenti nel loro presente e futuro prossimo.


Caritas ha da sempre indirizzato il suo lavoro su due strade ben definite: il sostegno economico per le famiglie e l’attività educativa in condivisione con gli istituti scolastici pesaresi. Il lavoro educativo prevede incontri nelle scuole dove si trattano i temi della povertà sociale ma soprattutto personale, concentrandoci principalmente sull’enorme ricchezza delle relazioni.


Abbiamo condiviso con almeno 30 ragazzi l’esperienza di una convivenza estiva. La sfida per i prossimi anni sarà quella di allargare la proposta formativa a giovani di tutte le età e di affiancare gli istituti scolastici nella faticosa lotta alla dispersione scolastica e all’accompagnamento di situazioni speciali.

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