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Immagine del redattoreAndrea Mancini

Giornata del Malato: Andrà veramente Tutto Bene?



“Siamo creati per stare insieme, non da soli. E proprio perché questo progetto di comunione è inscritto così a fondo nel cuore umano, l’esperienza dell’abbandono e della solitudine ci spaventa e ci risulta dolorosa e perfino disumana.


Lo diventa ancora di più nel tempo della fragilità, dell’incertezza e dell’insicurezza, spesso causate dal sopraggiungere di una qualsiasi malattia seria…” Queste righe sono parte del messaggio di Papa Francesco, scritte per l’11 febbraio 2024; giornata in cui il tutto Mondo si è celebrata la giornata Mondiale del malato; un tempo mai banale che mette al centro del dibattito tutte le nostre fragilità e insicurezze e ci rilancia alla ricerca di spazi di cura comunitari e personali, alla tutela dei diritti e alla costruzione di spazi di relazione.


Il tema dalla tutela sanitaria delle persone più fragili è tutt’oggi al centro del dibattito tra istituzioni e terzo settore e in funzione di una chiara situazione di bisogno, legata al fatto che nel territorio nazionale non tutti hanno gli stessi diritti per accedere al sistema sanitario nazionale, che nascono gli ambulatori Caritas.


Spesso, motivi legali, amministrativi e di mancata residenza impediscono l’accesso all’anagrafe sanitaria e a prestazioni sanitarie del nostro Paese. Tuttavia gli ambulatori sociali, come quelli promossi da Caritas, non nascono solo con l’obbiettivo di erogare prestazioni in favore delle persone più svantaggiate, ma trovano la loro origine anche nel difficile campo della prevenzione che a sua volta si può distinguere in prevenzione clinica e culturale.


Le azioni di prevenzione clinica comprendono tutte quelle prestazioni sanitarie e screening preventivi, spesso consigliati dai principali organi nazionali che si occupano di salute pubblica, ma che altrettanto spesso risultano inaccessibili alle persone che vivono in stato di marginalità sociale.


Le azioni di prevenzione a livello culturale racchiudono tutte le iniziative proposte per informare e formare le persone ad una cultura più attenta alla cura del sé. Questo tipo di azioni possono riguardare determinati gruppi sociali presenti nella nostra società o essere orientati verso tutta la popolazione, come per esempio, le numerose iniziative organizzate per promuovere una sensibilità critica alla vaccinazione anti Covid-19 nelle persone senza fissa dimora.


Un’altra importante azione dei medici e infermieri volontari, che prestano servizio in queste strutture è di tipo orientativo. Sono infatti numerosi i casi di persone che si rivolgono agli ambulatori sociali non sapendo di avere dei diritti nei confronti dei servizi pubblici e spesso per facilitare una presa in carico della persona da parte del sistema sanitario nazionale è determinate un’attività di orientamento e facilitazione dei processi amministrativi.


Nel 2023 i medici e infermieri della Caritas di Pesaro hanno erogato all’incirca 700 prestazioni mediche tra visite, distribuzione di medicinali e interventi di prevenzione; ciò sta a significare che ogni giorno, nella nostra città, almeno 2 persone hanno bisogno di un supporto sanitario che, in altri modi, non gli sarebbe garantito. Andrà veramente tutto bene?

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