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Caritas è Chi la Caritas Fa



Chi è la Caritas? Cosa fa la Caritas? Possono sembrare domande retoriche, in realtà sono interrogativi che emergono con chiarezza dai dati relativi al 2023, presentati lo scorso 23 novembre presso la Chiesa di San Giovanni, e che ci interpellano come singoli e come comunità intera.


DATI GENERALI

Nei dodici mesi del 2023, il numero complessivo di persone incontrate ammonta a 1.691 di cui 799 presso il Centro di Ascolto diocesano e 892 presso le Caritas parrocchiali; sono perciò oltre 4.000 le persone che usufruiscono degli aiuti Caritas. L’età media delle persone che si sono rivolte a uno dei Centri di Ascolto della Caritas pesarese è stata di 48,8 anni, dato in lieve ma costante diminuzione rispetto agli anni precedenti.


Nel 2023 la percentuale di nuclei monopersonali è del 46,6%, simile a quella dell’anno precedente, e se si unisce il numero delle persone sole a quelle in coppia si raggiunge il 63% del totale, dato interessante che racconta di una povertà che investe non solo le famiglie numerose, ma anche i nuclei monopersonali e le coppie.


Considerando il dato precedentemente analizzato relativo alle persone incontrate (1.691) e alle persone raggiunte (4.055), emerge come i minori siano un terzo delle persone interessate direttamente o indirettamente dal supporto da parte della Caritas.


INTERVENTI

Il numero degli interventi messi in campo dalla Caritas diocesana e dalle 29 Caritas parrocchiali, messi a confronto con il 2022, rivelano un aumento del numero totale passando da 13.545 a 15.148. Analizzando i dati del bilancio, le principali voci e il loro peso nel computo totale, si può notare come i costi alimentari sono pari al 38%, a seguire, quelli abitativi (33%) e, in percentuale minore, quelli sanitari (1%).


Osservando i costi per interventi abitativi, il 62% del totale è impiegato da Caritas per l’ospitalità presso le proprie strutture di seconda accoglienza, Casa Tabanelli e Casa Fra’ Arduino; il 17% per garantire un riparo alle persone senza fissa dimora mettendo a disposizione degli alloggi temporanei in strutture ricettive, mentre la restante parte è suddivisa quasi equamente tra sostegno all’affitto e alle utenze domestiche. Per quanto riguarda la seconda accoglienza, nel 2023 sono 19 le persone ospitate a Casa Tabanelli mentre a Casa Frà Ardui no sono 18, dato in aumento dovuto ad un maggior turn over e alla presenza di due nuclei familiari per un totale di 4 minori che si aggiungono ai 14 adulti ospitati. Infine la neonata Casa don Giorgio, inaugurata a novembre 2023, ospita 4 persone.


Per quanto riguarda il comparto alimentare, invece, la quota maggioritaria fa riferimento al paga mento dei pasti per la mensa diocesana, ordinati da un fornitore esterno. Nel corso del 2023 sono stati erogati 17.960 pasti, quasi in continuità rispetto all’anno precedente, per una media di persone servite al giorno di 57,2. Oltre il 60% di chi utilizza la mensa è una persona che abita il territorio, residente o domiciliata a Pesaro e dintorni. Questo può consentirci di affermare il carattere progettuale e non-assistenziale della mensa. A seguire, per quasi il 30% del totale, ci sono le spese per l’acquisto di generi alimentari distribuiti ai nuclei seguiti.


BISOGNI

Dall’analisi dei bisogni le persone si rivolgono a Caritas prevalentemente per problemi di ordine economico, abitativo e lavorativo. La prima voce infatti è quella che riguarda la povertà e le difficoltà economiche (30%). A seguire, il tema del bisogno abitativo (24%): tale priorità emerge principalmente nelle persone incontrate al Centro di Ascolto diocesano dove affluiscono più persone senza dimora: alle Caritas parrocchiali, distribuite nei quartieri residenziali della Diocesi, si rivolgono in genere persone stanziali sul territorio, la cui sistemazione abitativa tende ad essere prevalentemente stabile. La terza voce è quella relativa ai problemi occupazionali (21%).


CARITAS È CHI CARITAS FA

L’immagine di una mano che sostiene un’altra mano, di un tatuaggio sul polso, luogo sensibile della vita che scorre, dove si sente il battito del cuore… Su queste parole e immagini, la Caritas diocesana di Pesaro desidera offrire, per il tempo di Avvento, innanzi tutto un’occasione di riflessione e tracciare possibili percorsi di sostegno concreto alle fragilità del nostro territorio. Caritas è chi Caritas fa: essere e fare non come due realtà inconciliabili, ma come la continuità stessa dell’esistenza. Affiorano alla memoria le parole di San Paolo: “…la fede si rende operosa per mezzo della carità” (Gal 5,6). Fede e opere: non due aspetti inavvicinabili della nostra vita quotidiana, ma due volti della stessa identità, quella del discepolo.


È l’esperienza che in questi anni abbiamo più volte vissuto nei luoghi Caritas: sentirsi sostenuti da tanti volti, alcuni conosciuti e altri sconosciuti, sentire tante mani che, insieme alle nostre, afferrano e si lasciano afferrare: un’esperienza di comunità ecclesiale, dove doni e bisogni si intrecciano spesso in maniera sorprendente. In questo orizzonte di fraternità, non c’è più distanza o contrapposizione tra l’essere e il fare, ma tutto è unificato e riconduce all’origine: essere figli dello stesso Padre.


L’attenzione della Caritas diocesana di Pesaro per questo avvento è orientata su quattro progetti che cercano di andare incontro a dimensioni essenziali della vita: l’ospitalità per chi non ha casa, il pasto caldo alla mensa, l’attenzione all’ambito della salute e il sostegno per i minori presenti nella nostra comunità.



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