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Immagine del redattoreSpazio Bianco

C’era una volta lo Stato (parte seconda)

Aggiornamento: 16 set

Questo è il seguito dell’articolo del mese scorso sull’acqua. Ora si tratterà della nettezza urbana. In questo caso non c’è stato un referendum popolare, ma possiamo partire dal decreto legge del 28 dicembre 1989 n. 45.


L’articolo 14 recitava: “Il costo complessivo di gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani deve essere coperto in misura non inferiore al 50%, con le relative tasse”. Questo vuol dire che lo Stato contribuiva al massimo con il 50% del costo. Tutti i Comuni direttamente o attraverso le società municipalizzate applicarono tariffe a copertura del 50% e il resto veniva erogato dallo Stato.


Con il passare degli anni, le tariffe sono state adeguate fino alla copertura totale del 100%, anzi 100% + utile. Questo va a sfociare in quello già detto nell’articolo precedente per l’acqua ed in conclusione che circa un quarto degli utili di MMS provenienti dalla gestione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani vanno ai privati.


Self service o servito? Come risparmiare sulle bollette dei rifiuti se si potesse fare il fai da te in tutte le zone del nostro territorio. E non solo in alcune come è attualmente. Vorremmo fare una proposta per poter migliorare la percentuale dei rifiuti riciclati e nello stesso tempo diminuire il costo del servizio, facendo scegliere all’utilizzatore come conferire i rifiuti.


Se l’utente si reca da solo nelle aree apposite, facendo da solo la raccolta differenziata, allora, secondo la nostra proposta, andrebbe a pagare di meno la tassa dei rifiuti. Ecco la nostra idea.


Immaginate delle aree dove il singolo cittadino può conferire i rifiuti da solo. Magari tipo drive-in per facilitare il cittadino. Aree completamente automatizzate senza personale, video sorvegliate dove si possa entrare con un badge identificativo fornito dal gestore del servizio.


L’area divisa in settori per tipologia di rifiuti con relativi grossi container e con un sistema di pesaggio per il singolo rifiuto conferito da ogni singolo utente. Con un sistema informatico si avrà un quadro di monitoraggio in modo tale che ogni utente alla scadenza bimestrale avrà una bolletta su quello che ha conferito, divisa per tipologia di rifiuto.


Potrebbe essere per esempio: indifferenziata tariffa piena. Plastica, vetro, carta, ferro ecc. agevolata perché riciclabile. Ognuno pagherà per i rifiuti prodotti. In questo modo il servizio costerà molto meno dell’attuale costo e in più avendo interesse, l’utente sarà propenso alla differenziata, quindi al riciclaggio, quindi all’ambiente. Speriamo che qualcuno ci pensi a questa modalità e formula.

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