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Immagine del redattoreSpazio Bianco

Ancora Volano le Farfalle

Aggiornamento: 16 set



Ecco perché il regista riminese Joseph Nenci ha deciso di trasformare la sua storia in un film. È nato dunque «Ancora volano le farfalle», girato per lo più a Pesaro, che verrà proiettato in tutta Italia tramite i Multiplex Giometti.


La Prima Nazionale è stata nella città di Rossini. In tre sale in contemporanea. Tutte sold out. Tanto che nel primo giorno di programmazione, il 9 novembre, la pellicola si è piazzata al 16° posto nazionale, con la media-copia più alta (544). Un successo.


L’opera è ispirata alla storia di Giorgia Righi, una giovane pesarese affetta da Atassia di Friedrich, rara malattia di natura ereditaria. Una storia talmente toccante che «Ancora volano le farfalle» è in concorso per il David di Donatello, l’Oscar italiano.


La sceneggiatura, scritta da Antonella Marsili su un soggetto originale di Stefano Perilli, che ha composto anche la colonna sonora originale, allontana lo spettatore dalla tragicità della storia, incoraggiandolo ad adottare una visione positiva e naturale nei confronti della protagonista Giorgia, nella pellicola interpretata dall’attrice Beatrice Mariani.


Sebbene racconti un dramma, parla di una rivincita ed un riscatto sulla vita stessa. L’atmosfera risulta dunque leggera, condita da una composta e delicata ironia che pervade l’intero lungometraggio, come afferma il regista: «Si può raccontare la guerra, senza bisogno di mostrare il sangue».


Ad affiancare Beatrice Mariani nel ruolo di Giorgia, l’attore pesarese Massimo Fradelloni, già presente in pellicole di Pupi Avati e Leonardo Pieraccioni che interpreta il ruolo di Italo, giornalista pasticcione con un grave dramma passato da superare e l’attrice ascolana Giorgia Fiori, nel ruolo di Marta, la sorella di Giorgia, una sorella sin troppo presente e pressante, che dovrà trovare il modo di riportare equilibrio nella loro vita familiare.


Presenti nel cast anche il cabarettista di Zelig Giovanni Cacioppo e l’attrice, conduttrice televisiva e regista Chiara Sani. Particolare attenzione è stata data alla fotografia, affidata all’occhio esperto del riminese Giuseppe Andreozzi, mentre la direzione artistica è firmata da Gino Sgreva che in passato ha collaborato anche con Roman Polanski e Sharon Stone.


L’aspetto più importante di questa produzione, al di là di applausi e premi, è che una parte degli incassi sarà devoluta dalla famiglia Righi alla ricerca sulla malattia di cui soffre la figlia Giorgia. «È un dovere morale vivere la propria vita come uno spartito musicale – dice la stessa Giorgia Righi -, suonandola fino all’ultima nota come se fosse un bellissimo spettacolo».

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