Gli uomini, le donne e i bambini che muoiono per la siccità e per le inondazioni, muoiono anche per colpa degli ambientalisti
Il mio pensiero in merito alle alluvioni che hanno colpito molte regioni italiane. Cosa penso? Io penso che ai tempi del diluvio universale gli uomini (molto meno numerosi di oggi) non avevano fatto niente contro la natura.
Non avevano le automobili e i camion che inquinavano; non avevano la luce elettrica prodotta con il carbone o il petrolio; si muovevano solo a piedi o a dorso di mulo. Eppure ci fu un diluvio che allagò tutto il mondo conosciuto. E prima c’erano state le grandi glaciazioni e poi il ritiro dei mari (l’Adriatico si era ritirato fin sotto Ancona!).
Anche le siccità bibliche c’erano! Tutte variazioni del clima senza colpe dell’uomo! Oggi piove a volte molto, a volte poco. E diamo la colpa agli uomini! Oggi sapete cosa c’è di nuovo? C’è che gli uomini hanno i mezzi e le tecnologie per agire sugli effetti delle mutazioni climatiche; per attenuare questi effetti e prevenirli!
Ad esempio le dighe e i relativi laghi che non solo abbelliscono il paesaggio (come tutte le azioni che l’uomo ha fatto nei secoli e nei millenni regalandoci quei paesaggi strepitosi che ci sono in Italia), ma che nei periodi di siccità costituiscono preziose riserve di acqua e quando piove troppo frenano l’irruenza distruttiva dei fiumi.
E allora mi vengono in mente quei numerosi ambientalisti che si sono sempre opposti ai laghi artificiali e alle dighe con l’argomento che “alterano il naturale decorso del fiume, il naturale svolgersi della vita di piante ed animali lungo il fiume stesso”.
Anche gli uomini, le donne e i bambini che muoiono per la siccità e per le inondazioni sono esseri viventi che muoiono anche per colpa di questi ambientalisti del no! Vedo i giovani e meno giovani che protestano imbrattando monumenti come la Fontana di Trevi e non posso non pensare ai “cattivi maestri” di cui sopra. Per fortuna ci sono anche tanti giovani che sono andati a spalare il fango! A quelli le istituzioni devono dare risposte serie.