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Immagine del redattoreAndrea Mancini

Affido Familiare: prendersi del Tempo per Capire



Nel mese di settembre Caritas Diocesana di Pesaro, insieme all’Equipe Affido dell’ATS 1, il Centro per le Famiglie di Pesaro, Gabicce Mare e Gradara e ad altre associazioni del territorio quali la Papa Giovanni XXIII, Famiglie per l’Accoglienza e il Centro Aiuto alla Vita ha promosso un ciclo di incontri sul tema dell’Affido.


Ma cos’è di preciso l’Affido? Una parola sentita pronunciare magari più volte e spesso non associata a belle storie, anzi tutt’altro.


Proviamo a fare subito un po’ di chiarezza. L’affido familiare è, prima di tutto, un’esperienza di solidarietà, una risposta d’aiuto ad un minore e alla sua famiglia. Consiste nell’accogliere all’interno della propria famiglia un bambino i cui genitori si trovano in particolare difficoltà nella sua cura ed educazione.


Le caratteristiche di questo percorso sono la temporaneità, il mantenimento dei rapporti con i genitori naturali e la previsione del rientro del minore nella propria famiglia d’origine. Esistono diverse tipologie di affido, normate dalla legge, che cercano di rispondere al meglio, e in maniera personalizzata, ai differenti bisogni del bambino e della sua famiglia.


E chi sono gli affidatari? Possono diventare affidatari coppie con o senza figli, sposate o conviventi e persone singole. Non ci sono vincoli di età rispetto al bambino affidato.


Ok, sembra tutto abbastanza chiaro, ma cosa c’entra allora Caritas con l’affido? Caritas non si occupa di persone senza fissa dimora, o di stranieri o di persone che non hanno sussistenza economica?


Caritas è prima di tutto cultura. Cultura dell’accoglienza e dell’attenzione all’altro, cultura del mettersi in gioco e del coraggio. E non poteva non rispondere alla chiamata di sensibilizzazione sul tema dell’affido.


Così venerdì 23 settembre si è svolto presso la Parrocchia di Osteria Nuova l’incontro organizzato da Caritas e dal Centro Aiuto Alla Vita che ha visto come protagonisti testimonianze di volontari, e non solo, che hanno sperimentato nella loro quotidianità e semplicità cosa significhi aprirsi all’altro e hanno così sostenuto famiglie in difficoltà nella gestione e cura dei propri figli.


Margherita, Tina e Antonella hanno raccontato la loro esperienza come si sono ritrovati a diventare nonne o zie di prossimità per diversi bambini nel nostro territorio. È stato uno spazio di riflessione e stimolo nella speranza di toccare gli animi di altre persone che possano mettersi in gioco nel diventare affidatari.



Cosa fare se si vuole intraprendere questa avventura? Si può chiamare allo 0721 387384 o 335 1802656 negli orari di apertura del Centro per le Famiglie di via Petrarca 34 Pesaro. Un professionista dedicato sarà a disposizione per rispondere a tutti i dubbi e quesiti e spiegherà il percorso nei dettagli con materiale informativo o colloquio dedicato.

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