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Immagine del redattoreStefano Quadri

1782: LA FINE DI UN’ERA (2)

1789: LA RIVOLUZIONE FRANCESE



Il 1773 segna l’inizio della Rivoluzione Americana; il 1776 la Dichiarazione d’Indipendenza ed il 1782 la fine di un’epoca, con la sconfitta definitiva delle forze britanniche e la vittoria dei coloni americani. Quando i soldati francesi, sbarcati in America per aiutare i patrioti contro l’odiata Inghilterra, lessero lo Statuto dei coloni insorti, ne constatarono la fattibilità e lo riportarono in patria.


La Francia, da tempo in agitazione per le disuguaglianze sociali, era pronta ad accogliere quelle idee rivoluzionarie, grazie anche a Rousseau che, con il suo “Contratto Sociale”, aveva seminato il sogno di una società più giusta.


Nel giro di pochi anni il movimento rivoluzionario nato in America irruppe in Europa e la Francia ebbe la sua rivoluzione.


La borghesia cittadina (o Terzo Stato), che rappresentava il 96% della popolazione in Parlamento, pose fine al potere del Re il 17 luglio 1789 (anche se la presa della Bastiglia risale al 14 luglio) e venne scritta la nuova Costituzione basata sui principi di Libertà, Uguaglianza e Fraternità.


Il popolo francese insorse non solo per le difficoltà economiche, ma anche per l’esempio americano, che dimostrava che un cambiamento radicale era possibile. Alle Corti europee ci volle tempo prima di capire cosa stesse accadendo, ma quando Austria e Prussia lo compresero, si coalizzarono contro la Francia. Il comandante dell’armata prussiana, in marcia su Parigi, minacciava la distruzione della città se si fosse torto un capello a Luigi XVI e a sua moglie Maria Antonietta.


Il popolo francese, guidato da Danton, raccolse la sfida e trascinò i due sovrani sul patibolo. La Rivoluzione Francese, a differenza di quella americana, non si limitò a liberare un popolo, ma “stravolse completamente l’ordine sociale e politico di uno dei più potenti regni d’Europa. E, come spesso accade con la Francia, tutto ciò che toccano assume un carattere grandioso e teatrale.


La loro rivoluzione non poteva essere semplicemente una lotta per l’indipendenza, doveva diventare un evento epocale, capace di catturare l’attenzione del mondo intero. In un certo senso, i francesi hanno il dono di rendere ogni loro impresa originale e degna di risonanza globale. Non è dunque un caso che la Rivoluzione Francese sia ancora oggi considerata uno degli eventi più significativi della storia mondiale”. Cit. Storia moderna e contemporanea, Adriano Prosperi - Paolo Viola.


Il passaggio dalla monarchia assoluta a una repubblica fondata sui principi di libertà, uguaglianza e fraternità, segnò una svolta sia per la Francia, che per l’intero continente europeo. Gli ideali rivoluzionari si diffusero oltre i confini francesi, invitando altre nazioni a cercare la loro libertà e la loro rappresentanza democratica.


Il 1782 è l’anno in cui il vento del cambiamento cominciò a soffiare forte, preparando il terreno per i grandi cambiamenti del mondo intero. Goethe lo capì subito dicendo che “quella non era la fine del mondo”, come tutti pensavano, “ma la fine di un mondo”. Il 1789, infatti, ha chiuso un’era

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